L'Unione Europea (UE) sta cercando nuove alleanze commerciali per garantirsi un approvvigionamento stabile e sostenibile di minerali critici, fondamentali per lo sviluppo delle tecnologie verdi e dell'industria ad alta tecnologia. Secondo il recente articolo di Andrea Noris e Francesca Sanguineti pubblicato da ISPI - Istituto per gli Studi di Politica Internazionale, i Paesi del Mercosur - l'Argentina, il Brasile, il Paraguay e l'Uruguay - emergono come potenziali partner per l'UE in questa ricerca.
Sostenibilità e diversificazione delle catene di approvvigionamento
Recentemente l'UE ha proposto il Critical Raw Materials Act (CRMA) con l'obiettivo di promuovere la sostenibilità e la diversificazione delle catene di approvvigionamento, riducendo la dipendenza dalle importazioni di minerali critici come il litio, il cobalto, il titanio e il rame.
Considerando che l'Europa non sarà mai completamente autosufficiente in termini di materiali critici, sta lavorando per stringere accordi commerciali con paesi ricchi di risorse minerarie come l'Australia, l'Indonesia e il Cile. Con quest'ultimo, l'UE ha recentemente firmato un Accordo Quadro Avanzato che aggiorna l'accordo commerciale siglato venti anni fa, includendo un capitolo dedicato al settore energetico.
Per quanto riguarda il litio, l'Accordo Quadro Avanzato prevede:
"L'alleanza tra l'UE e i Paesi del Mercosur nel settore dei minerali critici, insieme agli accordi con il Cile e ad altre iniziative come il CRMA, offre un'opportunità unica per promuovere lo sviluppo sostenibile e il benessere economico sia in Europa che in America Latina," spiegano Noris e Sanguineti.
Per leggere l'articolo completo su ISPI, puoi seguire il seguente link: L’eurovia sudamericana al litio