Maura Magni, presidente di BMV, ha parlato della sostenibilità ESG, in particolare del certificato di parità di genere e dei 6 KPI (indicatori di performance) che misurano e standardizzano le pratiche di sostenibilità sociale.
"È in continua crescita l’importanza dei fattori ESG a livello nazionale, europeo ed internazionale ed è sempre maggiore l’attività di normazione e regolamentazione degli stessi con riferimento ai diversi ambiti applicativi. Basti pensare al fatto che la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi è stata recentemente inserita tra i principi fondamentali della Carta Costituzionale della Repubblica Italiana e che la rispondenza ai criteri ESG è stata inserita tra i requisiti per partecipare alle gare del PNRR, è stata introdotta nelle linee guida EBA per la concessione del credito.
Le comunicazioni delle imprese sulla loro posizione in materia di sostenibilità ambientale, sociale e di governance (ESG) consentono ad analisti e investitori valutazioni più accurate sull’esposizione ai rischi derivanti da questi fattori e sulla redditività nel lungo periodo. La diversità di genere è una componente importante della strategia di sostenibilità delle imprese e merita di essere adeguatamente gestita e comunicata al pubblico" sostiene Magni.
Di seguito una sintesi dei principali argomenti discussi durante il suo intervento:
Che cosa significa?
Valutazione
Cosa si intende per diversità?
Cosa si intende per EQUITY?
Cosa si intende per inclusione?
Fenomeni come Glass Ceiling, Sticky Floor e Gender Pay Gap
Codice delle Pari Opportunità (D.Lgs. N. 198/2006)
Linee guida Parità di Genere (UNI/PdR 125:2022)
Cosa sono e a cosa servono
Le 6 aree di valutazione:
PROCESSI HR: si misurano i principali processi che attengono ai diversi stadi del ciclo di vita di una risorsa nell’organizzazione e che si dovrebbero basare su principi di inclusione e rispetto delle diversità;
OPPORTUNITÀ DI CRESCITA E INCLUSIONE DELLE DONNE IN AZIENDA: si misura il grado di maturità delle organizzazioni in relazione all’accesso neutrale dei generi ai percorsi di carriera e di crescita interni e la relativa accelerazione;
CULTURA E STRATEGIA: si misurano i principi e gli obiettivi di inclusione, parità di genere e attenzione alla gender diversity dell'organizzazione che devono essere coerenti con la sua visione, le finalità e i valori che caratterizzano l’ambiente di lavoro;
GOVERNANCE: si misurano il grado di maturità del modello di governance dell’organizzazione, volto a definire gli adeguati presidi organizzativi e la presenza del genere di minoranza negli organi di indirizzo e controllo dell’organizzazione nonché la presenza di processi volti a identificare e porre rimedio a qualsiasi evento di non inclusione;
EQUITÀ REMUNERATIVA PER GENERE: si misura il grado di maturità delle organizzazioni in relazione al differenziale retributivo in logica di total reward comprendente quindi anche compensi non monetari quali sistemi di welfare/well-being;
TUTELA DELLA GENITORIALITÀ E CONCILIAZIONE VITA-LAVORO: si misura il grado di maturità delle organizzazioni in relazione alla presenza di politiche a sostegno della genitorialità nelle diverse forme e l’adozione di procedure che facilitino e supportino la presenza anche di donne con figli e figlie in età prescolare;
Qual è la differenza?
Maura Magni