Il fenomeno del reshoring nel settore meccanico e metalmeccanico negli Stati Uniti è in aumento. La costruzione di nuovi impianti di produzione è aumentata del 116% nell'ultimo anno rispetto alla crescita del 10% delle nuove costruzioni immobiliari. Intel, GE Appliances, Ford e General Motors sono alcune delle aziende che hanno iniziato a riportare parte o tutta la produzione agli Stati Uniti.
A parlarne è Andrea Noris, Senior Associate di BMV, nell'articolo per ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale), "La rinascita della meccanica USA".
"Il settore della meccanica si compone di diversi sottosettori, tra i quali il settore dei beni di trasporto, macchinari ed elettrodomestici che sono tra i comparti che avevano delocalizzato maggiormente all’estero e che ora sono tra i principali per quanto concerne la rilocalizzazione delle produzioni negli Stati Uniti" spiega Noris.
"Se le aziende statunitensi stanno riportando le loro produzioni in America o in Messico, quelle europee sembrano puntare principalmente all’Europa Centrale e dell’Est. Germania e Polonia sembrano essere le mete ad oggi preferite, seguite da Francia e Italia. Tuttavia, riportare le produzioni in questi Paesi significa dover rivedere i forti investimenti fatti in precedenza per supportare le scelte di offshoring, ma anche riuscire ad affrontare un mercato dove il costo del lavoro è più elevato e le competenze specifiche sembrano mancare proprio a causa di quelle tendenze per le quali tali competenze venivano ricercate nei Paesi dai quali ora si sta cercando di uscire (ad esempio, la Cina)".
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