Le catene di fornitura globale negli ultimi anni hanno vissuto periodi di forte stress. La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, la pandemia, e l’attuale invasione russa dell’Ucraina stanno provocando interruzioni delle forniture di alcuni beni e contribuendo a generare ulteriori aumenti dei prezzi delle materie prime.
Riguardo a questo tema, il Prof. Fabio Marazzi, Senior Managing Partner di BMV, e il Dott. Andrea Noris, Senior Associate di BMV, hanno preparato un intervento per la newsletter dell’ISPI - Istituto per gli Studi di Politica Internazionale – intitolato “Friendshoring: obiettivo filiere amiche”.
Nell’articolo si parla di come il ritorno ai rapporti internazionali simili a quelli esistenti durante la guerra fredda potrà supportare il nearshoring e probabilmente favorire il friendshoring. Questo concetto fa riferimento allo spostamento di produzioni da Paesi considerati non più affidabili, o che non condividono valori comuni con l’Occidente, a quelli che abbiano una politica di relazioni internazionali simili a quelle occidentali.
Nonostante le politiche a favore del reshoring e del friendshoring, l'Unione Europea e gli Stati Uniti stanno comunque cercando di aumentare la loro produzione interna, specialmente del settore agricolo. Gli obbiettivi sembrano ambiziosi, ma i recenti sconvolgimenti a livello globale, tra i quali la crisi Ucraina-Russia, hanno dimostrato la necessità di sostituire una parte delle importazioni provenienti da altri paesi con produzione locale.
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Per maggiori informazioni è possibile contattare Paula Vega all'indirizzo email: p.vega@bmvinternational.com